Il vino accompagna l'uomo sin dalle origini della civilt�. � bevanda, alimento, rito, ma soprattutto simbolo: simbolo di vita, di gioia, di mistero. Non sorprende, dunque, che filosofi, poeti, scrittori e scienziati abbiano trovato nel vino una fonte inesauribile di ispirazione, fino a renderlo una presenza costante nella letteratura e nel pensiero universale.
"In vino veritas", scriveva Plinio il Vecchio, riconoscendo nel vino la capacit� di liberare la verit� nascosta nell'animo umano. � un'intuizione che attraversa i secoli e che ancora oggi resta attuale: il vino non � solo una sostanza materiale, ma un medium che scioglie le convenzioni sociali, che abbatte le barriere, che mette l'uomo in dialogo con se stesso e con gli altri.
Non a caso, Euripide osservava che "dove non c'� vino, non c'� amore" il vino, dunque, come scintilla di emozioni, veicolo di affetti, compagno insostituibile delle esperienze umane pi� autentiche. Nel suo calice si incontrano ragione e passione, misura e abbandono.
Anche la scienza ha riconosciuto il valore del vino. Louis Pasteur lo defin� "la pi� sana e la pi� igienica delle bevande", ma soprattutto colse un aspetto filosofico: una bottiglia di vino contiene pi� filosofia di molti libri. Il vino non � solo oggetto di analisi chimica, ma custode di un sapere antico che sfugge ai laboratori e che trova la sua espressione pi� piena nella convivialit�.
Ernest Hemingway, amante dei piaceri semplici e intensi, dichiarava che "il vino � la cosa pi� civilizzata del mondo". Non si tratta solo di un elogio edonistico: nelle sue parole emerge la convinzione che il vino rappresenti una forma di cultura, di raffinatezza, di bellezza condivisa.
La dimensione poetica � forse quella che pi� di tutte ha fatto del vino un tema universale. Omero lo descrisse come forza che rende gli uomini obliosi dei loro dolori, Byron lo celebr� come balsamo per i cuori inquieti, Pessoa lo esalt� per la sua capacit� di fermare il tempo e di aprire le porte del sogno. Il vino, in poesia, � metafora della vita stessa: dolce e amara, effimera e memorabile.
Altri autori, come Federico Fellini, hanno tracciato parallelismi originali: "Un buon vino � come un buon film: dura un istante e ti lascia in bocca un sapore di gloria". In questa immagine, Fellini unisce due arti che vivono di emozioni, sensazioni e memoria: il cinema e il vino, entrambi esperienze collettive eppure profondamente intime.
Ci� che accomuna queste voci, pur cos� diverse per epoca e sensibilit�, � la consapevolezza che il vino non sia mai soltanto vino. � un linguaggio simbolico, una forma di espressione culturale che racconta l'uomo e la sua storia. Bere vino significa partecipare a un rito antico che unisce popoli, tradizioni, generazioni.
Questa raccolta di cento citazioni vuole rendere omaggio a quel patrimonio culturale immenso che il vino rappresenta. Non si tratta solo di aforismi o di belle frasi, ma di frammenti di un discorso corale in cui il vino diventa poesia, filosofia, scienza, arte.
Ogni autore, da Plinio a Hemingway, da Goethe a Pessoa, ha lasciato un segno in questa storia millenaria. E, come scrisse Mario Soldati, "il vino � la poesia della terra" parole che ci ricordano come dietro ogni bicchiere ci siano mani, terre, tradizioni, e soprattutto un'umanit� che si racconta.
Questo libro � dunque un invito: a leggere, a pensare, ma anche a bere. Perch�, come suggeriva Joyce, non c'� nulla di meglio che sedersi alla fine della giornata con un bicchiere di vino e qualche buon amico.
